L’artrosi, come già ho spiegato in altri articoli, è una patologia degenerativa cronica che sostanzialmente colpisce la cartilagine articolare. Riconosce l’artrosi precocemente permette di iniziare trattamenti che possono rallentare o addirittura bloccarne la progressione.
L’artosi può colpire, a seconda dei casi, lo spazio mediale ossia interno del ginocchio, quello laterale (esterno) o quello tra il femore e la rotula (femoro-rotulea). Spesso sono tutti e tre i compartimenti ad essere affetti.

Perchè l’artrosi di ginocchio fa male?
Che ci crediate o no, l’attrito di un osso che sfrega contro un altro osso non genera dolore.
L’osso di per se non possiede terminazioni nervose.
Quindi, se due ossa sfregano una contro l’altra e, tutto il resto va bene, non faranno male. Anche la cartilagine è priva di queste terminazioni nervose e, di conseguenza, il suo assottigliamento non produrrà dolore di per sé.
Sono tre i fattori principali che contribuiscono al dolore percepito dalle persone affette da artrosi del ginocchio:
1) Periostio. Il periostio è un tessuto sottile che avvolge l’osso, una sorta di membrana. Fornisce sangue all’osso e ha terminazioni nervose. Chiunque si sia procurato una frattura lo sa molto bene. Una sua lesione produce dolore.
2) Sinovia. La sinovia è il rivestimento dell’articolazione del ginocchio (e di tutte le altre articolazioni con le medesime caratteristiche) e anch’essa è come una membrana. Una sorta di palloncino che circonda le ossa del ginocchio (femore e tibia). Nella sinovia sono presenti molte terminazioni nervose. L’infiammazione di questo tessuto è chiamata sinovite e può essere molto dolorosa. Alcuni studi hanno dimostrato come nei pazienti non rispondenti a tutte le terapie classiche, l’embolizzazione dell’arteria genicolata possa essere una procedura promettente.
3) Edema osseo. Si verifica più spesso nelle donne per una maggiore osteopenia o osteoporosi. Un carico inadeguato su un osso più debole può generare uno stress sullo stesso che a sua volta può causare edema. L’edema osseo può causare un dolore profondo e intenso.
ATTENZIONE! Questo è fondamentale da capire:
Non tutti coloro che soffrono di artrosi avranno una sinovite un edema osseo o un dolore dovuto al periostio. E anche se hai dolore per una di queste cause, spesso si calma dopo alcune settimane o mesi e, potrai tornare nel medesimo stato precedente l’inizio del dolore. In alcuni pazienti invece, il dolore potrebbe non rispondere alle terapie conservative (non chirurgiche). Se fai parte di questa categoria, una sostituzione protesica del ginocchio può essere l’alternativa giusta.
Come hai capito la cartilagine è il bersaglio finale ma l’artrosi è una patologia molto più complessa di come viene descritta.
Un esempio può essere quella che io definisco la triade terribile dell’artrosi di ginocchio.
Riconoscere precocemente l’artrosi: i 6 principali segni e sintomi
Come dicevo, riconoscere l’artrosi di ginocchio è fondamentale per iniziare trattamenti che possono rallentare o addirittura bloccarne la progressione. Si può intervenire sia sul paziente in generale quindi migliorando le condizioni che generano uno stato infiammatorio cronico. Oppure, se l’asse meccanico risulta alterato, si può modificare attraverso una osteotomia.
Segno numero 1: età > 50 anni
La maggior parte delle persone che soffrono di artrosi hanno più di cinquant’anni. Il picco lo si raggiunge a 78 anni.
Questo significa che se ho meno di cinquant’anni non posso avere l’artrosi? No, ma è improbabile. A meno che in passato hai avuto dei traumi al ginocchio che hanno portato ad uno sviluppo precoce di artrosi al ginocchio esempio una frattura del piatto tibiale.
Segno numero 2: rigidità mattutina < 30 minuti
Molti pazienti si svegliano al mattino con una sensazione di rigidità al ginocchio. Alcune volte può essere accompagnata da dolore. Poi, una volta “messa in moto la macchina” questa rigidità diminuisce progressivamente. In genere ci vuole meno di trenta minuti per stare meglio.
Questa soglia dei trenta minuti è importante per distinguere l’artrosi dall’artrite reumatoide.
Segno numero 3: crepitii o rumori al ginocchio durante il movimento
Attenzione: quando facciamo ad esempio uno squat si possono avvertire dei rumori. Bisogna però distinguere il crepitio derivante dall’attrito tra due ossa e il rumore prodotto dal liquido sinoviale. Nel primo caso sarà un rumore patologico, nel secondo del tutto normale.
Medicina rigenerativa
Sintomo numero 4: dolore alla palpazione
L’abbiamo detto: la cartilagine non è innervata e non fa male ma l’osso si!
Quando palpiamo l’osso soprattutto appena sotto la linea articolare sulla tibia e appena sopra sul femore spesso il paziente avverte dolore. Questo è dovuto ad un fenomeno chiamato edema osseo.
Segno numero 5: protuberanze ossee
Il processo artrosico spesso genera la formazione di “osso aggiuntivo” che prende il nome di osteofita.
La formazione degli osteofiti è da imputare al fatto che il corpo cerca di riparare la cartilagine danneggiata, creando nuovo materiale osseo per far fronte all’eccesso di carico.
Il paziente alcune volte si rende conto di avere delle protuberanze che prima non c’erano o una forma dell’articolazione del ginocchio diversa.
Sintomo numero 6: temperatura locale normale
Un ginocchio caldo ed arrossato non è tipico dell’artrosi di ginocchio. Anzi, dovrebbe essere posto in diagnosi differenziale con l’artrite (reumatoide, settica, da cristalli etc).