Rigenerare i tessuti danneggiati
Medicina rigenerativa
La medicina rigenerativa ha come obiettivo la rigenerazione dei tessuti danneggiati attraverso tecniche innovative
La medicina rigenerativa ha come obiettivo quello di rigenerare o riparare i tessuti o gli organi danneggiati da malattie, traumi o problemi congeniti. Rispetto all’attuale strategia clinica che si concentra principalmente sul trattamento dei sintomi la medicina rigenerativa sfrutta strumenti quali l’ingegneria dei tessuti, le terapie cellulari, i dispositivi medici e gli organi artificiali.
La combinazione di questi approcci può amplificare il nostro processo di guarigione naturale nei punti in cui è più necessario. La medicina rigenerativa è un campo relativamente nuovo che riunisce medici, esperti di biologia, chimica, informatica, ingegneria, genetica, robotica e altri settori per trovare soluzioni ad alcuni dei problemi medici più impegnativi per l’umanità.
Quando viene danneggiato, il nostro corpo ha una risposta innata per guarire e difendersi.
E se fosse possibile sfruttare il potere di guarigione del corpo e accelerarlo in modo clinicamente rilevante? Se potessimo aiutare il corpo a guarire meglio e spontaneamente?
L’obiettivo di questo approccio è trovare un modo per curare lesioni e malattie precedentemente non trattabili.
Naturalmente anche in campo ortopedico la medicina rigenerativa trova numerosi campi di applicazione come:
- artrosi (ginocchio, anca, caviglia e spalla);
- lesioni muscolari
- lesioni a tendini e legamenti
- lesioni meniscali
- malattie infiammatorie.
Quali sono le principali metodiche rigenerative?
Esitono diverse metodiche per rigenerare e riparare i tessuti danneggiati. A seconda della patologia, della sua gravità e, del tipo di paziente, si possono utilizzare diverse tecniche. La scelta spetta al medico che deve conoscere e studiare quotidianamente le possibili applicazioni.
PRP (plasma ricco in piastrine) o Gel piastrinico
PRP è un acronimo dei termini inglesi Platelet Rich Plasma, traducibile con plasma ricco di piastrine, che definisce una sostanza gelatinosa (gel piastrinico). È un potente concentrato di fattori di crescita in grado di stimolare la rigenerazione dei tessuti. Si ottiene grazie a una tecnica che prevede la centrifugazione del sangue autologo (cioè prelevato dallo stesso paziente) all’interno di un processo che termina con la produzione di una parte di plasma ad altissima concentrazione di piastrine (95%) e la sua successiva infiltrazione.
Le piastrine promuovono la riparazione dei tessuti ed hanno proprietà anti-infiammatorie. Sono quindiin grado di:
- frenare un processo degenerativo;
- promuovere il processo rigenerativo.
Questa metodica è eseguibile in ambiente ambulatoriale ed è sicura per il paziente grazie al fatto che le sostanze utilizzate, anche se trattate per eliminare le impurità, provengono interamente dall’organismo del paziente.
Quali sono i vantaggi di questa metodica?
La tecnica trova una valida applicazione nel trattamento della condropatia di ginocchio (sofferenza della cartilagine) o nell’artrosi vera e propria sia di ginocchio che di caviglia.
Risulta molto efficace nel trattamento delle lesioni muscolari, nelle tendinopatie inserzionali di gomito come l’epicondilite (gomito del tennista) e l’epitrocleite (gomito del golfista).
Si utilizza anche nella risoluzione dei quadri di sindrome retto adduttoria (pubalgia), nel trattamento delle lesioni della cuffia dei rotatori della spalla ed infine come supporto nel trattamento delle rotture del tendine d’Achille.
Scopri i vantaggi del PRP
Lipogems®
Questa tecnica sfrutta le proprietà rigenerative delle cellule staminali a seguito di un prelievo di tessuto adiposo tramite una liposuzione nella zona periombelicale.
Il grasso è un tessuto versatile che svolge un ruolo essenziale non solo nel funzionamento del nostro corpo, ma anche nei processi di guarigione.
Per decenni sono stati condotti numerosi studi sul potenziale di guarigione del tessuto adiposo. Il grasso contiene una rete importante di cellule riparative. Tutte queste cellule speciali all’interno del tuo grasso funzionano insieme come unità funzionale.
Questa procedura sfrutta una tecnologia che processa il grasso prelevato senza alterarlo al fine di proteggere e supportare il tessuto danneggiato. Il tessuto adiposo viene iniettato in aree precise per aiutare a creare un ambiente ideale per la riparazione dei tessuti. Il grasso viene raccolto attraverso una procedura poco invasiva che richiede un’anestesia locale. Il tempo di recupero, dopo esser stati sottoposti alla procedura, è minimo.
A supporto di questa metodica esistono ormai numerosi articoli scientifici che ne validano la sua efficacia nel migliorare i sintomi e ritardare eventuali interventi chirurgici.
Tipicamente si utilizza nel trattamento dell’artrosi di ginocchio. Il suo campo d’azione però si può estendere anche a spalla, mano, gomito, anca, e caviglia affette da lesioni di tipo degenerativo o traumatico.
Quali sono i vantaggi di questa metodica?
Nei giorni successivi al trattamento si assiste ad una riduzione del dolore, fino alla sua scomparsa e, se associato ad una buona fisioterapia, ad un recupero motorio dell’articolazione.
In genere i benefici vanno da un minimo di 1 anno a 3 anni.
Questa metodica non è un’alternativa ad un eventuale intervento chirurgico, ma può ritardarlo sfruttando il potenziale rigenerativo-riparativo proprio del paziente.
Un esempio possono essere i soggetti anziani o che non vogliono sottoporsi ad un intervento chirurgico, le cellule adipose rappresentano una valida soluzione.