Hai più di cinquant’anni e avverti dolore al ginocchio? Se non hai subito un trauma recentemente è possibile che la causa sia l’artrosi di ginocchio (gonartrosi). In questo articolo scoprirari i segni e sintomi per rinoscere l’artrosi di ginocchio.
Che cos’è l’artrosi di ginocchio?
L’artrosi è una patologia degenerativa cronica che sostanzialmente affetta la cartilagine articolare. Può colpire, a seconda dei casi, lo spazio mediale ossia interno del ginocchio, quello laterale (esterno) o quello tra il femore e la rotula (femoro-rotulea). Spesso sono tutti e tre i compartimenti ad essere affetti.
In questa immagine lo spazio tra il femore e la tibia è sostanzialmente lo stesso sia nella parte interna che nella parte esterna del ginocchio. A riempire quello spazio, sostanzialmente nero, è la cartilagine che in radiografia non si vede e, quindi, appare nera. Nell’artrosi, questa la cartilagine si usura progressivamente e si perde quello strato di cuscinetto tra il femore e la tibia.
Osserva ora la seguente immagine:
In questa immagine lo spazio tra femore e tibia nell compartimento interno è completamente assente. Lo spazio che c’era prima, dato dalla somma di cartilagine e menisco ora non c’è più. Questo è un quadro di artrosi di ginocchio avanzata (almeno dal punto di vista radiografico).
Perchè l’artrosi di ginocchio fa male?
Che ci crediate o no, l’attrito di un osso che sfrega contro un altro osso non genera dolore.
L’osso di per se non possiede terminazioni nervose.
Quindi, se due ossa sfregano una contro l’altra e, tutto il resto va bene, non faranno male. Anche la cartilagine è priva di queste terminazioni nervose e, di conseguenza, il suo assottigliamento non produrrà dolore di per sé.
Sono tre i fattori principali che contribuiscono al dolore percepito dalle persone affette da artrosi del ginocchio:
1) Periostio. Il periostio è un tessuto sottile che avvolge l’osso, una sorta di membrana. Fornisce sangue all’osso e ha terminazioni nervose. Chiunque si sia procurato una frattura lo sa molto bene. Una sua lesione produce dolore.
2) Sinovia. La sinovia è il rivestimento dell’articolazione del ginocchio (e di tutte le altre articolazioni con le medesime caratteristiche) e anch’essa è come una membrana. Una sorta di palloncino che circonda le ossa del ginocchio (femore e tibia). Nella sinovia sono presenti molte terminazioni nervose. L’infiammazione di questo tessuto è chiamata sinovite e può essere molto dolorosa. Alcuni studi hanno dimostrato come nei pazienti non rispondenti a tutte le terapie classiche, l’embolizzazione dell’arteria genicolata possa essere una procedura promettente.
3) Edema osseo. Si verifica più spesso nelle donne per una maggiore osteopenia o osteoporosi. Un carico inadeguato su un osso più debole può generare uno stress sullo stesso che a sua volta può causare edema. L’edema osseo può causare un dolore profondo e intenso.
ATTENZIONE! Questo è fondamentale da capire:
Non tutti coloro che soffrono di artrosi avranno una sinovite un edema osseo o un dolore dovuto al periostio. E anche se hai dolore per una di queste cause, spesso si calma dopo alcune settimane o mesi e, potrai tornare nel medesimo stato precedente l’inizio del dolore. In alcuni pazienti invece, il dolore potrebbe non rispondere alle terapie conservative (non chirurgiche). Se fai parte di questa categoria, una sostituzione protesica del ginocchio può essere l’alternativa giusta.
Come hai capito la cartilagine è il bersaglio finale ma l’artrosi è una patologia molto più complessa di come viene descritta.
Un esempio può essere quella che io definisco la triade terribile dell’artrosi di ginocchio.
Segni e sintomi dell’artrosi di ginocchio
Bene. Ora che sai che cosa è l’artrosi e perchè fa male passiamo in rassegna i principali segni e sintomi per riconoscerla.
Prima però di elencarli devi sapere l’ultima cosa importante:
non esiste una chiara correlazione tre il quadro radiografico e la sintomatologia.
Cosa significa?
Significa che alcuni pazienti con una radiografia che mostra una grave artrosi di ginocchio possono stare tutto sommato bene mentre altri con magari una rx più “benevola” hanno molto più dolore.
Questa è una buona notizia perchè dimostra come l’artrosi nonostante la gravità radiografica può essere sempre trattata d’apprima conservativamente.
L’importante è che il percorso, prima diagnostico e poi terapeutico, sia gestito con criterio e si avvalga di tutto ciò che è scientificamente dimostrato avere effetto sull’artrosi.
Infiltrazioni con acido ialuronico o corticosteroide, integratori, fisioterapia, magnetoterapia, etc sono tutti strumenti che da soli non producono effetti significativi ma, se gestiti in concerto possono dare risultati straordinari.
Ora vediamo quali sono questi segni e sintomi dell’artrosi di ginocchio.
Per tua informazione l’elenco che ti fornirò ha una sensibilità del 84% ed una specificità del 89% se sono presente almeno 4 di questi 6 segni e sintomi.
Segno numero 1: età > 50 anni
La maggior parte delle persone che soffrono di artrosi hanno più di cinquant’anni. Il picco lo si raggiunge a 78 anni.
Questo significa che se ho meno di cinquant’anni non posso avere l’artrosi? No, ma è improbabile. A meno che in passato hai avuto dei traumi al ginocchio che hanno portato ad uno sviluppo precoce di artrosi al ginocchio esempio una frattura del piatto tibiale.
Segno numero 2: rigidità mattutina < 30 minuti
Molti pazienti si svegliano al mattino con una sensazione di rigidità al ginocchio. Alcune volte può essere accompagnata da dolore. Poi, una volta “messa in moto la macchina” questa rigidità diminuisce progressivamente. In genere ci vuole meno di trenta minuti per stare meglio.
Questa soglia dei trenta minuti è importante per distinguere l’artrosi dall’artrite reumatoide.
Segno numero 3: crepitii o rumori al ginocchio durante il movimento
Attenzione: quando facciamo ad esempio uno squat si possono avvertire dei rumori. Bisogna però distinguere il crepitio derivante dall’attrito tra due ossa e il rumore prodotto dal liquido sinoviale. Nel primo caso sarà un rumore patologico, nel secondo del tutto normale.
Sintomo numero 4: dolore alla palpazione
L’abbiamo detto: la cartilagine non è innervata e non fa male ma l’osso si!
Quando palpiamo l’osso soprattutto appena sotto la linea articolare sulla tibia e appena sopra sul femore spesso il paziente avverte dolore. Questo è dovuto ad un fenomeno chiamato edema osseo.
Segno numero 5: protuberanze ossee
Il processo artrosico spesso genera la formazione di “osso aggiuntivo” che prende il nome di osteofita.
La formazione degli osteofiti è da imputare al fatto che il corpo cerca di riparare la cartilagine danneggiata, creando nuovo materiale osseo per far fronte all’eccesso di carico.
Il paziente alcune volte si rende conto di avere delle protuberanze che prima non c’erano o una forma dell’articolazione del ginocchio diversa.
Sintomo numero 6: temperatura locale normale
Un ginocchio caldo ed arrossato non è tipico dell’artrosi di ginocchio. Anzi, dovrebbe essere posto in diagnosi differenziale con l’artrite (reumatoide, settica, da cristalli etc).
Penso di avere l’artrosi al ginocchio, cosa faccio?
Per prima cosa parlane con il tuo medico e spiega i motivi della tua preoccupazione.
E’ probabile che il medico ti chiedere di eseguire delle radiografie.
Attenzione:
il pacchetto radiologico “minimo” deve contenere una proiezione antero-posteriore una laterale ed una con il ginocchio in semiflessione (es. prioiezione di Rosemberg). A queste, meglio se in carico, va aggiunta una proiezione assiale di rotula per lo studio dell’articolazione tra il femore e la rotula.
Una volta eseguite le radiografie è necessaria una consulenza ortopedica per definire il miglior piano terapeutico.
Dal mio punto di vista non ne esiste uno standard. Ogni paziente ha il suo, come un vestito di sartoria.
Questo varierà a seconda delle aspettative del paziente, delle sue esigenze funzionali, dello stato dolorifico e da molte altre cose.
Il concetto fondamentale è che si può vivere con l’artrosi di ginocchio e svolgere praticamente qualsiasi attività ma è necessaria consapevolezza della patologia ed una corretta gestione.