Si, lo sappiamo, una procedura chirurgica senza rischi non esiste. Ma le complicanze della protesi di ginocchio, benchè rare, dovrebbere essere conosciute dal paziente che ha intenzione di sottoporsi a tale intervento.
Uno dei compiti più importanti (e difficili) di noi medici è spiegare al paziente i possibili rischi e benefici di ogni scelta terapeutica. Con questo piccolo articolo voglio chiarirti quali sono alcune possibile complicanze della protesi di ginocchio.
Breve introduzione
Dalle ultime statistiche, dal 2000 ai giorni nostri il numero totale di impianti di protesi ortopediche in Italia è più che raddoppiato, con oltre 220 mila interventi. Significa un intervento ogni 2 minuti.
Sono numeri impressionanti ed in costante aumento.
Come chirurgo ortopedico penso ad agisco secondo le migliori evidenze scientifiche e non c’è dubbio che la protesica abbia rappresentato una delle svolte epocali nella chirurgia ortopedica. Ha permesso a milioni di persone affette da artrosi di ginocchio di ritornare ad una vita attiva e soddisfacente.
L’artrosi, come già sai, è una patologia degenerativa cronica che sostanzialmente colpisce la cartilagine articolare. Può colpire, a seconda dei casi, lo spazio mediale ossia interno del ginocchio, quello laterale (esterno) o quello tra il femore e la rotula (femoro-rotulea).
Spesso sono tutti e tre i compartimenti ad essere affetti.
Ogni anno inoltre, le grandi aziende multinazionali sanitarie investono milioni di dollari per lo sviluppo di nuovi materiali, impanti, innovazioni, migliorando costantemente le soluzioni offerte.
Purtroppo, come spesso accade, quando qualcosa funziona bene si tende a sovrastimare i benefici e minimizzare i rischi. Questo ha portato ad un eccesso di chirurgia protesica che ancora oggi non tende a diminuire, portando i costi (sia per i pazienti che per il sistema sanitario) a livelli enormi.
Su una delle più autorevoli riviste scientifiche mediche al mondo: il British Medical Journal, è stato pubblicato un interessante articolo le cui conclusione sono abbastanza chiare:
” La pratica attuale della sostituzione protesica del ginocchio […] ha effetti minimi sulla qualità della vita […]. Se la procedura fosse limitata ai pazienti più gravemente colpiti da tale patologia, la sua efficacia aumenterebbe, e diventerebbe economicamente più sostenibile […] “
Inoltre i pazienti dovrebbero essere informati dei rischi conseguenti ad una sostituzione protesica del ginocchio. Rischi che, ancora oggi, sono tutt’altro che trascurabili. Un paziente su cinque ancora oggi non sarà soddisfatto dell’intervento. A questi vanno aggiunti coloro i quali andranno incontro ad infezione dell’impianto e quindi un possibile secondo intervento, un dolore cronico, rigidità ed altre complicazioni. La mortalità infine, legata alla protesica di ginocchio, è di circa un paziente ogni 500.
Diamo i numeri…
Per farti capire come la protesi di ginocchio non sia un intervento privo di complicazioni di seguito ti voglio mostrare questa tabella estratta da un valido articolo presente in letteratura scientifica sull’incidenza percentuale delle complicazioni.
A seconda dello studio che si prende in esame i numeri possono variare ma l’idea è di darti un quadro generale.
Complicanza | Incidenza percentuale % |
Problematiche tromboemboliche | 4,54 |
Infezione profonda della protesi | 2,74 |
Instabilità / Lussazione | 0,43 |
Sanguinamento | 1,02 |
Complicazioni della ferita chirurgica | 0,90 |
Fratture periprotesiche | 0,14 |
Scollamento della protesi | 0,23 |
Rottura dell’impianto | 0,18 |
Deficit nervosi | 0,06 |
Rigidità | 15,98 |
Quindi la protesi di ginocchio non funziona?
Assolutamente NO! E’ una procedura validissima. In attesa che la scienza ci porti verso i trattamenti rigenerativi è sicuramente una soluzione eccellente.
Ma la grande verità è che:
ogni paziente è unico e, come tale, ha delle indicazioni specifiche.
La protesi di ginocchio non è per tutti, anzi…
Moltissimi pazienti non ne hanno affatto bisogno e possono curare l’artrosi senza nessun intervento chirurgico.