Ebbene si, i medici che corrono tendono ad avere molti pazienti che corrono! Sai com’è, la voce si sparge…!
I runner capiscono i runner. Ed i runner spesso non sono un gruppo facile da trattare, anzi, non lo sono per niente!
Questo perché non possono smettere di correre, è troppo difficile. Un medico che non abbia mai corso stenta a capirlo. Da molti, moltissimi medici viene pronunciata la frase: “Dovresti smettere di correre” . Secca, lapidaria, ma spesso abusata.
I runner si sentono completi quando corrono. Corrono per fare esercizio, corrono per raggiungere la loro soglia aerobica giornaliera, ma più spesso corrono perché questo li rende felici e permette loro di sentirsi in armonia con se stessi.
Gli effetti dell’essere un runner attivo vanno ben oltre il livello di fitness aerobico che si raggiunge. Personalmente, quando riesco a correre, le mie giornate sono spesso molto più facili, più energetiche e complete. Anche i miei figli notano la differenza .
Certo, non posso dire di essere un runner “serio”. Ma mi rendo conto che nei periodi in cui riesco a correre maggiormente (2-3 volte alla settimana) il mio corpo sta molto meglio e di riflesso la mia mente.
Ora veniamo al tasto dolente: i runner sono spesso infortunati.
Questo è dovuto alla natura di ciò che fanno e, spesso, il problema lo producono loro stessi. Molti runner corrono troppo a lungo, o troppo velocemente e non rispettano uno dei dogmi fondamentali: il recupero. Molti runner non capiscono la differenza tra carichi di allenamento acuti e prolungati nel tempo.
Questo concetto è alla base della differenza tra gli infortuni dei runner d’elite e quelli amatoriali.
Ho fatto due conti e mi sono spaventato! Nel 2021 ho visto circa un centinaio di runner infortunati. A molti di questi è stato subito consigliato di smettere di correre. Di questi, solamente 5 – CINQUE – dovevano realemente smettere (provvisoriamente) di correre. Gli altri avrebbero potuto continuare .
Ripeto per l’ennesima volta:
mettere a riposo un runner dovrebbe essere considerato solo se assolutamente necessario. Questo perchè bisogna sempre tenere in considerazione che la corsa da, come effetto collaterale positivo, un’enorme spinta emotiva/mentale.
Per la maggior parte delle comuni lesioni da overuse, “Devi smettere di correre!”… è una frase che raramente ho bisogno di utilizzare. Spesso sono sufficienti aggiustamenti dei carichi di allenamento in senso qulitativo o quantitativo. Per i runner più anziani invece, capire che occasionalmente hanno bisogno di uno o due giorno di recupero in più è fondamentale.
Come posso modificare i miei allenamenti?
Dipende. Sei un principiante? O sei un runner d’elite? I principianti spesso corrono allo stesso ritmo, tipicamente un ritmo moderato. Non fanno lunghe uscite lente, né giorni di allenamento più veloci. A questi vanno mostrati le basi dell’allenamento e come gestire la loro settimana di sport. Ai runner d’élite potrebbe essere richiesto solo di ridurre il loro chilometraggio, cambiare l’intensità e mantenere un allenamento basale finché non recuperano e, parallelamente, sviluppare un programma riabilitativo.
Come posso evitare futuri infortuni?
Nei principianti gli infortuni sono spesso sempre gli stessi.
Molti infortuni possono essere ricondotti a una forma di corsa impropria, ad esempio non atterrando con la tibia perpendicolare al terreno. Cadenza, velocità, terreno, meccanica di corsa e calzature, sono tutte variabili importanti. Alcuni di voi trarrebbero beneficio da una valutazione specialistica.
Altri infortuni invece, possono essere ricondotti ad esempio ad un tendine d’Achille eccessivamente rigido, stesso discorso per i flessori dell’anca o per la fascia plantare, oppure uno scarso controllo pelvico, così come una mancanza di forza e stabilità dei glutei e del core.
Molti di questi problemi possono essere affrontati con un fisioterapista o uno specialista della corsa mentre si procede con allenamenti a bassa intensità.
Posso minimizzare i rischi di un infortunio?
Per i principianti, la risposta è chiaramente sì. Correre è una cosa che sappiano APPARENTEMENTE fare tutti. In realtà così come per imparare a giocare a tennis ti sottoponi a delle lezioni, spesso è da considerare la stessa cosa anche nella corsa. Un programma ben strutturato ti aiuta anche ad aggiungere carico lentamente per ridurre al minimo il rischio di lesioni. I corridori d’élite lavorano in una zona metabolica in cui le prestazioni massime ed il rischio di lesioni da overuse sono molto vicini. In questi casi un allenatore capace di capire quando è possibile inserire certi carichi di lavoro è fondamentale. Per i principianti invece è necessario capire quando e quanto tempo si può passare nelle varie zone cardiache.
In conclusione, il dolore acuto, come può essere quello da tendinopatia achillea può richiedere un periodo di riposo (breve). Le fratture da stress richiedono un riposo un pò più lungo. Le fratture da stress femorali invece sono una grave lesione da overuse che deve fare immediatamente interrompere la corsa (potrebbe essere necessario un intervento chirurgico).
Per molte altre comuni lesioni da overuse è possibile anche solamente apportare piccoli cambiamenti al tuo regime e una migliore comprensione di come i runner si allenano.
Se vuoi rimetterti in carreggiata trova un ortopedico, un fisioterapista o un preparatore atletico che capisca la mentalità del runner, che sia aggiornato su come prevenire i principali infortuni muscolo-tendinei e conosca i metodi di trattamento.